| > BLUDVERA |
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| Band: BLUDVERA |
| Title: Terrorform |
| Format: CD |
| Release Date: 20/Jul/2012 |
| Price: $9.00 USD |
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EBM records presents the 18th offering of the "Thrash is Back" Series.
This is thrash metal at its purest and truest, one of the most genuine-sounding bands to emerge from the new thrash metal wave.
BLUDVERA's debut album proves the early potential they showed has been fulfilled, and more than justifies the increasingly strong fanbase they've built throughout England.
The band is set to conquer the world with their old school and aggressive balls-to-the-wall thrashing metal madness! 100% mandatory for those into Exodus, Bonded By Blood, Fueled By Fire and Merciless Death. |
| > Track List |
| 1. Reanimate |
5. Parasitic Death Sentence |
| 2. Powerhouse |
6. Voyage Beyond the System |
| 3. Citizen Monopoly |
7. Conjure the Dead |
| 4. Terrorform |
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| > Sound Sample |
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| The Metal Observer |
There is always that one release that you stumble upon a little late and wonder to yourself ‘how did I miss this?' This is how I feel about BLUDVERA's debut EP “Terrorform.” Now that its well over half way into 2013 and my best thrash of 2012 list has been essentially solidified, here comes the UK's BLUDVERA to stun me into trying to stuff them into that an updated version of that list.
“Terrorform” is a vicious and solid thrash effort that definitely earns its merits with a strong balance of ferocious triplet injected riffing, snarling vocal work, and just enough of a melodic streak to appeal to the Bay Area Thrash fans. While the release isn't going to be re-writing rules for the genre, and let's be honest with ourselves and admit that Thrash has never been about a ton of experimentation, its strong ONSLAUGHT influence and aggressive/catchy duality makes for one hell of a concise and punctuated effort.
Performance wise, BLUDVERA excel to make “Terrorform” impressive. The riffs switch out quickly with the strong writing, making songs like “Terrorform” rambunctious efforts of energetic explosions, and the quick handed drumming and lumbering bass work tend to keep up the levels of talent. “Terrorform” has a definite modern production of slightly heavier guitar tones and impressively layered vocals (outside of the genre favorite group chants that make “Reanimate” a release highlight), but it delivers some strong focuses that make the band sound full and refreshing.
While “Terrorform” might only be a debut EP for the band, it's an impressive career start for them and it places them with some of the upper tier acts in the last few years. The writing is dynamic, the performances striking, and the whole thing a succinct combination of classic Thrash ideology and modern sharp sounds. BLUDVERA is a band for thrashers to find, find fast, and follow diligently. If their career continues in the manner of this debut – we have a modern classic unfolding right now. |
| Eternal Terror |
Navnet Bludvera kan thrash metal fans bare bite seg merke i med en gang. Dette Liverpool bandet er ekstremt inspirert av Bay Area thrash metal og det er både heftig, fengende og morderisk vanedannende. Det skjer enormt mye i låtene deres hele tiden, men uten at de beveger seg utenfor den musikalske verdenen til Bay Area thrashen. Samtidig er alt sammen ting man har hørt før, flere ganger, men det er også utført veldig bra. Selv om det finne hundrevis av thrashband rundt omkring i verden som Bludvera, så har jeg troen på at de kan klare å skille seg ut fra mengden på sitt neste album.
Lyden er god, produksjonen likeså og gitarsoloene sitter løst og alt er egentlig bare helt vidunderlig. Det eneste jeg vil sette fingeren på, er vokalen. Det er av typen tøff thrash vokal. Muligens en litt tammere utgave av Onkel Toms vokal og det er for så vidt helt greit. Men dessverre er den veldig utydelig og det er vanskelig å få med seg mange ord fra teksten. Litt bedre produksjon her kunne kanskje berget vokalen litt, men vokalist Scott Clayton bør nok skjerpe seg litt til neste skive skal ut.
Jeg vet ikke hvor gamle disse guttene er. Men ut fra pressebildet, ser de ganske unge ut og dermed vil nok utviklingen komme raskt og ting vil rette på seg til neste album. Jeg venter i spenning på den.
Karakter: 4.5/6 |
| Raw and Wild |
Ep lungo (con sette tracce) per questa band britannica alfiera del revival thrash in terra d'Albione. Se la tradizione del genere oltremanica è stata avara di grandi nomi – mi vengono in mente i Sacrilege e gli immensi Sabbat tra gli altri – è pur vero che oggi questa ondata investe pressoché ogni angolo del pianeta, e la EBM Records, etichetta messicana specializzata nel genere, è qui a testimoniarlo. Cosa rende i Bludvera una spanna sopra la maggioranza degli altri gruppi che ho ascoltato di recente? Semplice: un singer convincente e delle vocals ben congegnate sia nelle linee principali che nella scelta dei cori, come è evidente sin dall'opener “Reanimate”, in cui il cantante Scott emerge sia per il suo timbro graffiante e disperato, sia per i pattern ritmici delle sue linee vocali che non soffrono mai di quei momenti di stanca tipici di alcuni fastidiosissimi singers che sono stati (e sono tutt'ora) la rovina di questo genere. Se Scott si pone come mattatore del combo di Liverpool, grazie anche ad una performance torrenziale su “Citizen monopoly” e sulla title-track, le chitarre di Patto e Joey emergono in più punti, a partire dalla citata “Reanimate” (davvero una bomba, un incipit perfetto), fino a “Voyage beyond the system” e “Conjure the dead”. E le chicche non finiscono qui: “Powerhouse” gioca con progressioni complesse, che si è soliti definire prog secondo un uso abusato del termine, dimenticando in effetti come le varie evoluzioni del thrash portino già in sé questi elementi senza la necessità di richiamare improbabili contaminazioni.
In sostanza, una band che dispone di capacità tecniche invidiabili che ne rendono gradevole l'ascolto anche grazie ad una rozzezza di fondo che non ne smuove di un millimetro l'impatto (per non parlare di una copertina pacchiana come poche, che riesuma il pattern del verde in puro stile Rodriguez): se dovessi azzardare un paragone, direi Exodus, ma prendete il riferimento molto con le pinze. In effetti è possibile individuare nella band la capacità di prendere il meglio della scuola americana e tedesca, mescolando le arzigogolate partiture della Bay Area di fine anni '80 con l'immediatezza delle vocals teutoniche espressa dalla triade Kreator/Sodom/Destruction. E scusate se è poco…
Voto: 8/10
Francesco Faniello |
| Metallized |
Band proveniente dall'Inghilterra, i Bludvera debuttano con questo EP intitolato Terrorform mettendo in chiaro le cose fin dalla prima nota: loro sono indiscutibilmente sostenitori del Thrash old-school, quello nato nella Bay Area ad inizio Eighties e subito giunto in Europa, attecchendo soprattutto in Germania (da cui il nomignolo Teutonic-Thrash).
Del resto le influenze appaiono immediatamente chiare, le Muse Ispiratrici di questi ragazzi sono band quali Kreator e Dark Angel , non disdegnando nemmeno qualcosa dei primissimi Slayer (specialmente la voce dell'allora giovane Araya ): inoltre il quintetto si dice anche influenzato da band Technical e Progressive Thrash quali Artillery , Coroner e Voivod ...
Guardi il logo old-style della band, quella copertina così ottantiana (la Terra che galleggia in un mare di rifiuti tossici i cui vapori sulfurei assumono la forma simbolica di un mostro minaccioso), chiudi gli occhi ascoltando il disco e te li trovi lì davanti i cinque ragazzi di Liverpool: jeans attillati o pantaloni di pelle nera, scarpe da ginnastica bianche rigorosamente "alte", T-shirt metallara d'ordinanza, chiodo sdrucito o smanicato di jeans con toppe di ogni gruppo thrash possibile e immaginabile (meglio se risalente ai mitici anni '80); poi dai un'occhiata alle foto promozionali ed effettivamente le cose stanno davvero così!
Mixato e masterizzato da Mike Pilat presso i Vault Studios di Warrington, Terrorform parte subito a mille con Reanimate , un brano che sembra uscito da Pleasure To Kill (davvero notevole il drumming di Baz ), mentre gli Exodus degli albori sembrano far capolino nei cori di Powerhouse ; molto più di una citazione appare lo stacco chitarristico a scalare nella parte centrale di Citizen Monopoly , davvero troppo simile a quello presente intorno al primo minuto di Disposable Heroes -una delle migliori song del mai troppo osannato masterpiece dei Metallica .
Il tenore non cambia nelle restanti tracce, caratterizzate dalla voce a tratti acida del rubicondo singer Scott Clayton che ringhia rabbia nel microfono nella convincente title-track o in Voyage Beyond the System , brano contraddistinto da una grandissima carica di furia e rancore.
Originalità meno di zero, ma i Bludvera sono tutto tranne che degli sprovveduti: le doti tecniche sono evidenti, si tratta solo di incanalarle in uno stile un po' più personale. O forse no, forse va bene così: di amanti del Thrash Metal prima maniera ne è pieno il mondo e sicuramente ci saranno dei discepoli sparsi nei quattro continenti pronti ad abbracciare l'antico verbo portato alle masse da quei cinque "inguaribili romantici" che si fanno chiamare Bludvera . |
| True Metal |
Wow! Peccato sia solo un EP! "Terrorform", esordio discografico della thrash metal band britannica Bludvera, è uno dei tanti dischi prodotti dalla EBM Records , etichetta che, album dopo album, si sta ritagliando una buona fetta di mercato in ambito thrash metal. Che si tratti di thrash filo europeo piuttosto che di thrash-core U.S.A. East Coast poco importa, l'occhio punta sempre nella direzione del talento potenziale, là dove l'orecchio coglie quel qualcosa in più, quel qualcosa che lascia trasparire attitudine e istintiva voglia di spaccare! Cosa ascolterete mettendo "Terrorform" nel lettore Cd? È presto detto.
I Bludvera sono inclini a un thrash-core dinamico, allienato a quanto di meglio il mercato delle giovani band proponga al momento. Ci riferiamo a gruppi del calibro di Gama Bomb, Pitiful Reign (R.I.P.) , Municipal Waste, Violator e, in generale, a tutta la schiera che altro non fa che rispolverare quello che i Nuclear Assault avevano lasciato incompiuto con "Out of Order" del 1991. Ciliegina sulla torta? Qualche capatina sulla costa opposta degli Stati Uniti per raccogliere le briciole incandescenti seminate dalla ferocia degli Slayer al passo dell'inarrestabile ritmica 'Exodus': il gioco è fatto!
Il connubio perfettamente equilibrato di quasi tutte le componenti più efficaci del thrash metal internazionale (più o meno datato...) sono sintetizzate in questi trenta minuti di validissima musica estrema. Il tutto è confezionato con gusto revival, sebbene l'energia che fuoriesce dal serbatoio radioattivo del quintetto celi un impeto e una freschezza giovanile di grande rispetto.
Pure la prestazione dei singoli emerge con personalità: dalle sezioni ritmiche ai soli, non dimenticando la brillante prestazione vocale del tarantolato Scott Clayton .
Nel complesso: che botta! Non possiamo di certo parlare di rinascita della Apple-Core britannica, ma di certo, il Regno Unito in generale, continua a dare segni di vita come pochi altri nel mondo (di diritto ci mettiamo dentro pure l'Italia!). Credetemi, sapete quanto sono 'bastardo dentro' con le valutazioni, ma qui bisogna riconoscere qualcsa in più, sebbene sia solo un EP. Qui, per davvero, siamo di fronte a un mini disco sopra la media, sia per quanto riguarda le abilità tecniche dei singoli, sia per quanto riguarda le idee.
Grande disco, ribadiamo, per una band che, ci auguriamo, possa proseguire la propria carriera nella stessa maniera in cui l'ha iniziata... e ci auguriamo il medesimo standard e non una ulteriore crescita, solo per una questione scaramantica e di salvaguardia dei 'vecchi'. Perché scaramantica? Meglio che i grandi interpreti della scena non lo sappiano, pena cassa integrazione immediata!
Chiudiamo con qualcosa di concreto: date un ascolto a Voyage Beyond the System, tanto per scegliere quella che, a personale modesto parere, rappresenta l'essenza dei Bludvera. Poi ne riparliamo... |
| Metal Land |
Dans la famille "Thrash Is Back" de chez EBM Records, je demande le 18ème (!) rejeton, Terrorform de BLUDVERA. Si les toxicomanes du Thrash vintage savent déjà qu'ils vont avoir leur dose récurrente de rythmiques rapides et de riffs aiguisés, rien n'est moins sûr quant à la qualité de la marchandise. En effet, le label mexicain deale autant de la bonne came (le Thrash Burned The Hell de THRASHFIRE) que des produits coupés à la bière tiédasse (le Coma de ALCOHOLATOR).
Retroussez vos manches, junkies du Metal virulent, cette fois-ci c'est de la bonne ! BLUDVERA fait dans le concis, certes (7 titres pour 28 minutes), mais privilégie la qualité à la quantité. Ma foi, vu le nombre de sorties similaires dans le genre, autant se concentrer sur l'essentiel. Et croyez-moi, la formation de Liverpool vous taloche les esgourdes dès l'entame de "Reanimate". Batterie galopante dotée d'une caisse claire qui matraque, voix hargneuse mais compréhensible, riffs tranchants de qualité supérieure, la recette est ancestrale et pourtant, elle fonctionne toujours.
Pourquoi donc ? D'une part parce que les Anglais savent varier les tempos et proposer des morceaux moins rapides mais tout aussi fédérateurs (les très bons "Terrorform" et "Conjure The Dead") et d'autre part, grâce aux chœurs typiquement Hardcore que l'on retrouve sur la plupart des refrains de Terrorform . Un Thrash Crossover, comme on dit, qui fait indubitablement penser au chef de file MUNICIPAL WASTE (flagrant sur "Powerhouse"). Malgré cela, l'atout principal de BLUDVERA s'avère être sa paire de guitaristes (Patto et Joey) qui irradie l'album de leads et solos aussi véloces que jouissifs. Quelques fois chaotiques, ces derniers sont le plus souvent dans un sillon Heavy qui sublime les morceaux, comme sur "Citizen Monopoly" ou le final (malheureusement tronqué par le promo mp3) de "Voyage Beyond The System".
Perdu au milieu de tout cet arrivage de Thrash old school ? Pas de souci, tonton Tankkore est là pour aiguiller dans ton choix et te recommander fortement ce Terrorform de BLUDVERA. |
| Metal Disciple |
More thrash! Bludvera is a thrash band from Liverpool, England and their debut EP “Terrorform” sounds nothing like The Beatles. Rather, their sound lays somewhere between Warbringer and Municipal Waste.
Bludvera choose to do one thing, thrash, and they do it well. The songs on “Terrorform” are exactly what one would expect from a thrash record: it is fast, utilizes tight precision riffs, and the vocals are growled when they aren't gang vocals. Didn't I recently say gang vocals were mostly dead in metal? Apparently the rumor of their death was greatly exaggerated.
The production on “Terrorform” is a little sharp and tinny, but as anyone who was around for the golden era of thrash in the late 80s can tell you, that is the perfect thrash sound; the better to hear all the little details without anything getting lost in a muddy sound.
Bludvera don't win any points for originality, but they make up the difference in execution and pure thrashing passion. Give these guys a listen. Here is the track “Powerhouse.” |
| Metal Temple |
Since the story of Noah's ark and the flood that swept the world while cleansing it for its sins and misdeeds, mankind has truly outdone itself over the years, especially since its recent advancements in the last hundred years. While there have been mass improvements in technology and social care among others, it didn't mean that man chose peace as its first mission. Well, there have been those that sought peace but to unknown ends. War and hate have developed, mass destruction became a tool in order to threat others and cause reverence, highly complex and intelligent master computers constructed in order to slowly remove man from physical work without thinking of the chance that the machine will one day rule all and dictate new order. So may it is the time to once again cleanse the earth or choose the terraforming or better said Terror form. I didn't came to fright anyone just revealing the same story in different version told on countless of Thrash Metal albums. The theme itself is shocking and only words can escalate its proportions. However as far as the music goes, it turned out as quite obvious and expected. BLUDVERA from the UK, a young Thrash Metal band with a lot of energy following the European version of the genre mostly in the vein of KREATOR , released its debut album of horror, via EBM Records , named "Terrorform" .
Basically, as I already mentioned in brief on the last paragraph, BLUDVERA 's style seemed quite obvious to notice. It was hard to appreciate their spirit and their admiration for 80s oriented Thrash / Speed Metal, in particular with the ferocity of the German kind, however, even their fine intensity, violent but more or less rightful texts, amiable riffing and crushing rhythms, it felt too much like something else. It is quite common to be influenced, as I already proclaimed once or twice or more, and to generate material that will transpire that influence, but with that stimulus, and BLUDVERA has it in high dosages, there should be a self-signature, an identity of its own. I am sure that BLUDVERA 's existence wasn't set in order to continue the old version of KREATOR , even though it is quite addictive and appealing following the mighty crunchy sounds and harsh vocalic menace. They presented great examples of how they can perform the KREATOR style with extreme and passionate "Powerhouse" , the absolute machinery that would once control our every move, "Terrorform" and "Conjure The Dead" following that slightly EVIL DEAD disorder on the last one. Though not creating too much havoc on the soloing, the riffing and rhythms played out quite good and showed that there is a talent that can lead this crew into new territories of the genre and even beyond.
I really don't want to recommend this album for Thrashers only because it would be right. BLUDVERA are certainly not original, and I hope that they do have the determination to create something of their own, but they are more or less fun. This EP travels fast and ends fast, like a Formula car. Yet, BLUDVERA did write good lyrical content and that is an achievement on its own. Check them out. |
| Lords of Metal |
Holy shit! What do we have here? For me one of the pleasant surprises of this summer was definitely making acquaintance with this British quintet, that have self-released their debut EP, ‘Terrorform', earlier this year. Surprised not in the sense that all of this is oh so shocking, original or innovating… far from it! These guys play old-school thrash in which influences from especially Kreator and Destruction have the upper hand. Of course there are also influences from US thrash, where the old spirits of Slayer (naturally), but also Dark Angel and Morbid Saint are audibly present. No, I'm pleasantly surprised because of how damn good this all sounds! And that, looking at the fact that the standards in this genre are rather high nowadays, is quite a statement.
But hey, what can I say? Everything about this band is just right and utterly THRASH. In less than half an hour the band blows everything away with their powerful riffs that constantly force your head to go up and down, screaming solos, string vocal lines, and a singer who sings clean, yet sounds wrought-up at the same time, and the overall wrought-up feel that makes thrash what it is. The instrumental performance of the gentlemen is top notch and the approach is rather technical, without however losing the aggression and the intensity. Vocalist Scott has a powerful throat that is somewhere in between Mille (Kreator), Schmier (Destruction), Don Doty (Dark Angel) and Pat Lind (Morbid Saint) in their heydays.
The music is immediately catchy and the grabs hold of your attention from start to finish, and makes you only hunger for more. The clear, powerful production totally makes the music come to its own, and although the sound is quite contemporary the old-school charm has remained intact. Fortunately EMB Records has also noticed this band's qualities and recently released the EP officially, as part of their “Thrash Is Back Series – The New Forces In Thrash Metal”. Now I can only hope that the guys come up with their full-length as soon as possible, because this really makes me thirsty for more. Definitely a must for every old-school thrasher. |
| Rock en Cuba |
La discográfica EBM está enfrascada en editar una serie de discos bajo el título de "Thrash is Back". Este que presentamos hoy es el número 18. Y se trata de una banda de Liverpool que ya había evitado un EP previamente el cual puedes descargar en su página de MySpace que puede encontrar al final de esta reseña.
Ahora no ofrecen un primer disco como tal que al igual que el famoso Reign in Blood de Slayer, no llega a la media hora pero son unos 30 minutos de aceleración continua. Esto es thrash metal del más puro y verdadero y este disco pone a Bludvera, uno de los grupos más potentes de la nueva ola del thrash metal.
La banda tiene una poderosa y fuerte base de seguidores a través de toda Inglaterra. Este disco que pudiera ser considerado el debut a pesar del EP, demuestra el potencial de la banda. Al grupo que más se acerca es a los Exodus del Bonded by Blood. Aún recuerdo la excitación que provocó este disco cuando lo comenzamos a escuchar en la Habana. Y de la misma manera estoy seguro que este disco gustará mucho a pesar del paso de los años y la pérdida de entusiasmo que estamos sufriendo todos los cubanos de manera masiva y al mismo tiempo gran parte del mundo.
Aún así, este grupo piensa conquistar el mundo y estoy seguro que una vez logren salir de su área geográfica comenzarán a tener un reconocimiento internacional. Es un grupo que lo tiene todo y si algo le falta va a ser difícil de encontrar ante la avalancha sónica y la magnificencia de sus músicos. Super recomendado. |
| New Wave of Thrash Metal |
The new album by Liverpool's BLUDVERA is a testament to how a thrash band can offer up quality songs, keenly executed, and remain true to their own sound while flying the flag of their influences. No, they are not necessarily reinventing thrash here with Terrorform , nor do they need to, but after repeated headbanging sessions to their mix of Bay Area and Teutonic thrash, these bad-ass metal forgers create music that is unmistakably… Bludvera . And, yes, that is a good thing.
Musically, Terrorform is solid and each song is orchestrated to kick ass to the highest degree. Songs such as Powerhouse combines both technical and driving riffage with building dynamics to produce a tune of sonic fist-banging insanity. Citizen Monopoly rides the Kreator edge with harsh blistering guitar work, venomous vocals, and a galloping breakdown that is bound to cause certain mayhem in the pit.
A definite highlight is Scott Clayton's vocal work. His harsh and kinetic energy entwines throughout the music, becoming a vital instrument in the high and low dynamics of each song. Can vocals make you headbang? Weird, but true - check out Clayton's rapid fire rhythm on the title track's chorus and tell me you don't want to slam to it. Also, his use of the occasional nut-punching scream to accent certain lyrics add extra character to his delivery.
Those who think this all sounds a bit too run-of-the-mill need to drop all preconceived ideas of recycled thrash and soak in Bludvera's music. When I said "quality songs" earlier, the term goes beyond just well played music, but also encompasses memorable riffs and the mark of a band who love what they do. |
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